Attività Sociali

Conferenze a carattere storico

Essendo la storia della Calabria aragonese e spagnola una delle tre finalità statutarie una grande parte ha avuto, nel corso degli anni la celebrazione di Conferenze relative a questa materia.

Le conferenze celebrate hanno visto come relatori studiosi spagnoli e italiani tanto reggini come di altre regioni d’Italia.

Gli studiosi impegnati in questa opera sono stati i professori Francesco ArillottaGiovanni BrancaccioGiuseppe Caridi, José Gambino, Aurelio MusiUlderico NisticòCarmen Sans Ayán ed altri studiosi i quali hanno trattato i più svariati temi concernenti il passato ispanico della nostra regione e più in generale del sud Italia.

Si è iniziato dalla storia del nostro Castello aragonese fino alla funzione economica della seta nel regno di Napoli, dalla figura di Carlo 3° di Borbone fino alla storia dei re aragonesi di Napoli, dalla storia del Museo di Capodimonte alla storia di Masaniello e di Filippo IV di Spagna, dalla storia della baronia feudale di Fiumara di Muro, alla storia della città di Napoli in epoca spagnola per come rappresentata nell’opera “Nápoles hispánico” di De Tejada; l’attività é stata completata dalla proiezione di documentari tra cui quello sull’origine della bandiera spagnola, realizzato dalla R.T.V.E. Catalunya, col nostro contributo, in Napoli.

L’attenzione alla storia non si è esplicitata solo mediante conferenze celebrate in luoghi chiusi ma anche mediante visite/studio in siti significativi nel merito, accompagnate da studiosi locali e non, come ampiamente descritto in altra sezione del presente sito.

Attivita’ dell’associazione rapporti con il Museo Nazionale di Reggio Calabria

Su sollecitazione del Direttore del Museo, architetto Carmelo Malacrino, l’Associazione ha collaborato ad importanti iniziative museali nell’ambito dei programmi “Notti al Museo” per gli anni 2020 e 2021 mediante conferenze organizzate e realizzate da esperti di fiducia dell’associazione (conferenza su “I frutti andini tradotti in Spagna e poi in Calabria dai conquistadores spagnoli”, conferenza su “Don Miguel de Unamuno ed il sentimento tragico della vita”).

L’Associazione è sempre stata presente nei momenti salienti della vita museale in questi anni e per questo motivo ha ottenuto la Menzione speciale nell’ambito del premio “Bronzi di Riace 2022”  evento per la celebrazione del 50° dal ritrovamento.

Attenzione ai fenomeni culturali della città di Reggio Calabria e della vicina Messina

Nella convinzione che la conoscenza del passato della nostra terra non può essere completa senza la conoscenza del presente, la nostra attività di studio del passato è stata sempre integrata con l’attenzione alla attuale realtà culturale cittadina.

Pertanto le meravigliose opere raccolte a Palazzo Crupi, le tele e sculture della Pinacoteca Civica, l’Odeion, le mura greche, le terme romane , il castello aragonese, la struttura ed il contenuto della biblioteca comunale ” De Nava”, il Museo Diocesano , il Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale che accoglie preziose opere di scelti pittori calabresi, le Mostre temporanee approntate o ospitate presso le strutture comunali e metropolitane a partire dalla mostra su Umberto Boccioni, cittadino reggino d’adozione, il Museo nazionale con le sue sezioni dedicate al passato di Reggio (le Polis magno-greche e Reggio ellenistica e romana ), sono stati accuratamente visitati e le visite hanno costituito momenti di intensa partecipazione dei sodali e di gioiosa riscoperta della nostra identità socio-culturale.

Non si è trascurato di visitare i reperti spagnoli sopravviventi nella dirimpettaia e gemella città di Messina a cominciare dalla “Real Cittadella”, fortificazione borbonica a difesa dello stretto costruita sulla zona falcata prospiciente il porto messinese, oggetto di ripetute visite/ studio è stato anche il Museo Regionale Siciliano (già Museo Nazionale), così come il centro storico con i suoi reperti spagnoli: chiesa degli Alemanni, chiesa di Catalani, piazza Lepanto, statua di don Giovanni d’Austria, fontana del Montorsoli del “600 spagnolo ed infine duomo Normanno con relativo campanile.

Visite ai centri storici calabresi di rilevanza spagnola

Sin dai primi anni della propria attività l’Associazione ha orientato i propri sforzi nella direzione di completare lo studio teorico del passato ispanico della Calabria con la propria presenza concreta nei siti maggiormente rilevanti dal punto di vista storico, per questo motivo abbiamo ritenuto di visitare le fabbriche ferriere della Mongiana così come la villa Ferdinandea – che costituirono i due maggiori centri di attività industriale siderurgica durante il Regno -, accompagnati da esperti (storici e architetti) vicini alla Associazione; sono stati visitati inoltre siti di rilevanza spagnola dell’alto Ionio ( il Castello Ducale di Corigliano ), la villa Caristo di Stignano, unico esemplare integro di architettura barocca in Calabria, siti costituenti gli ex feudi Ruffo del versante tirrenico reggino (Scilla, Delianuova, Sinopoli) dove storici e ricercatori locali ci hanno accompagnati ed istruiti in merito al passato ed ai reperti, la baronia feudale di Fiumara di Muro dove è stato recentemente ristrutturato il Borgo Terra; l’antico paese di Soriano Calabro con la pregevole Pinacoteca e la Biblioteca densa di opere antiche, la chiesa di San Domenico con il suo convento; il paese pretiano di Taverna con le sue pregevoli raccolte di opere seicentesche di Mattia Preti e del di lui fratello Gregorio nonché di Francesco Cozza.

Ultimi in ordine di tempo sono stati visitati e studiati i luoghi pertinenti l’ex feudo Grimaldi, Cittanova, dove riposano tutt’ora le spoglie di Maria Teresa Grimaldi e Gerace dove insistono tuttora importanti palazzi e chiese già appartenenti alla famiglia Grimaldi-Serra miracolosamente sopravvissuti ai numerosi terremoti.

Vala la pena di segnalare che recentemente il principe Alberto Grimaldi di Monaco ha ritenuto di dover visitare questi luoghi, appunto, così come la città di Reggio Calabria e l’intera montagna dell’Aspromonte

Conferenze sui paesi ispanoamericani Costa Rica – Argentina- Messico

Poiché l’attenzione del sodalizio è rivolta non solo alla Spagna bensì a tutti i Paesi di civiltà ispanica, periodicamente ci siamo attivati per svolgere conferenze ed iniziative che focalizzassero il carattere di alcuni paesi ispanoamericani, principalmente dell’Argentina sui cui rapporti con l’Italia, determinati dai forti flussi migratori della prima metà del ‘900, si è riflettuto in più occasioni anche in termini di arte e musica (Tango argentino) con il contributo del gruppo tanguero “Tangomalia”; rilevante è stata anche la riflessione sulla “Costa Rica, il paese più felice del mondo” attuata dall’ingegnere Bepi Costantino, giornalista della Stampa e del Sole 24 ore; una festa vera e propria, preparata anche con il contributo della comunità messicana calabrese, è stata riservata alla vice ambasciatrice del Messico in Italia, María Teresa Cerón, che ha relazionato sui profili del Messico moderno e rapporti con l’Italia, affiancando il professor Giuseppe Livoti che ha offerto una pregevole sintesi artistica dell’opera di Frida Khalo.

Conferenze a carattere letterario filosofico ed artistico

Pur essendo la storia della Calabria aragonese e spagnola una delle tre finalità statutarie rilevanti si è ritenuto di lasciare spazio anche alla trattazione di temi letterari filosofici ed artistici relativi alla vita spagnola dei secoli passati .

Le conferenze celebrate hanno visto come relatori studiosi spagnoli e italiani tanto reggini come di altre regioni d’Italia.

Gli studiosi impegnati in conferenze letterarie sono stati, tra gli altri, i professori Michele Salazar, avvocato, che ha relazionato tanto in Spagna quanto in Italia su temi “cervantini”, Carlos López Rodríguez, direttore dell’Archivo de la Corona de Aragón, che ha illustrato la struttura e la funzione degli Archivi della Corona di Aragona, Ana Gallego De Lerma, docente universitaria, che ha illustrato personaggi femminili significativi della Spagna del ‘500, Bruno Amaddeo, medico, ricercatore, che ha illustrato la storia del museo di Capodimonte e delle sue celebri ceramiche commercializzate in tutta Europa, Nicodemo Misiti, etnolinguista che ha relazionato sulla presenza spagnola nell’alto Ionio e sulla valorizzazione dell’apporto politico e culturale Arbreshe ad opera dei re aragonesi.

Attività a carattere più squisitamente artistico sono state la proiezione del film “Artemisia Sánchez”, tratto dall’omonimo romanzo di Santo Gioffré, la mostra di una collezione di foto artistiche della Costa Rica, già premiate in America, presso il palazzo Mesiani di Bova, la visita alla mostra su Frida Khalo presso il palazzo della ex Provincia, guidata dal maestro Giuseppe Iaria oltre alla esecuzione di Concerti di musiche spagnole e sudamericane presso prestigiose terrazze del centro città.